Fenomeno social gaming: non solo Farmville

I social network non sono solo degli strumenti di connessione tra persone. Certo, sono molto di più. Sono diventate delle piazze dove esprimere le proprie opinioni, raccontare i propri stati d’animo e i propri pensieri, mostrare foto e video personali e non solo a un pubblico vastissimo. I social network, nella società contemporanea, rappresentano fulcri essenziali non solo sul piano tecnologico, ma anche in termini di dinamiche sociali e relazionali. Ma negli ultimi tempi stanno spopolando le sezioni di gaming. All’interno delle piattaforme social, infatti, sono stati resi disponibili negli ultimi anni anche devi veri e propri browser game sempre più evoluti e sofisticati.
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Parliamo di videogiochi progettati specificatamente da e per piattaforme social come Facebook o Instagram e in cui l’interazione tra utenti è un elemento centrale. Sono giochi molto spesso semplici, accessibili e gratuiti, anche se vengono spinte le opzioni di acquisto in-app, ma soprattutto pensati per coinvolgere giocatori di ogni età senza richiedere console o PC potenti. Sono giochi che prendono qualsiasi settore del gaming, dai giochi di ruolo a quelli di strategia, dai giochi di carte a quelli di casino online. E infatti su una sala da gioco virtuale oltre ad una gamma di giochi di carte in formato digitale si può trovare una slot machine, una lotteria, una sala bingo, e così via. Senza dimenticare l’ampio panorama delle app per giocare via smartphone o tablet, con store dedicati negli ecosistemi Google, Apple, Samsung e così via, fino alle classiche console.
Il Social Gaming, quando è diventato trend
A dire la verità, in qualche modo il fenomeno del social gaming è nato ben prima dell’arrivo dei social network oggi più famosi. Agli albori di internet per tutti e quando in ogni casa entrava un pc già nascevano siti dove era possibile iniziare a svolgere qualche gioco e soprattutto, grazie ad esso, entrare in connessione con altre persone in giro per il mondo. Ma è evidentemente grazie all’esplosione delle iscrizioni su Facebook a livello globale che il fenomeno del social gaming si è sviluppato. Centrali sono stati giochi come FarmVille, che nel 2009 ha conquistato milioni di utenti invitandoli a gestire fattorie virtuali e collaborare con amici.

La chiave del successo del social gaming risiede nella sua natura virale: i giochi incoraggiano a invitare amici, condividere progressi e competere, sfruttando le dinamiche delle reti sociali per crescere rapidamente. Ma la magia dei social network e dei giochi al loro interno è che questa passione prosegue anche nella vita reale. Infatti non è raro trovare stand e panel di discussione dedicati a questa tipologia di giochi anche all’interno di fiere e incontri del gioco, come può essere il Romics, la fiera di Roma dedicata al fumetto ma anche ai giochi.
Il mercato del Social Gaming
Oggi il social gaming è un mercato enorme, con miliardi di utenti attivi globalmente. Stando a quanto dicono studi recenti, circa il 50% degli utenti di piattaforme social gioca almeno in maniera occasionale, con sessioni che variano da pochi minuti a diverse ore settimanali, spesso su dispositivi mobili. Tra i giochi più popolari, ed è stato anche uno dei primi ad essere presente all’interno della sezione giochi di Facebook, troviamo Candy Crush Saga, che continua ad attirare milioni con i suoi puzzle colorati, e Among Us, che ha rilanciato il genere dei giochi di deduzione sociale.
Anche titoli come Words With Friends e Clash of Clans restano amati per la loro capacità di unire competizione e collaborazione. Il social gaming evolve costantemente, integrando realtà aumentata e nuove tecnologie, ma il suo cuore rimane la connessione tra giocatori, rendendolo un passatempo universale e coinvolgente.